IBS cos'è e come riconoscerla:
La sindrome del colon irritabile è un disturbo molto diffuso che affligge circa il 10-15% della popolazione adulta, in particolare le donne. Si tratta di un disturbo intestinale funzionale cronico ad eziologia multifattoriale che porta ad una vasta gamma di sintomi, tra cui i più diffusi sono discomfort, gonfiore e dolore addominale e alterazioni dell'alvo; si distinguono infatti varianti diarroiche e con costipazione. Tra i fattori ambientali coinvolti nella patogenesi è possibile elencare stress psicologico, infezioni, utilizzo di antibiotici ed una scorretta alimentazione. Ci tengo a sottolineare che la diagnosi è sempre di pertinenza medica ed è fondamentale distinguerla da altre patologie croniche intestinali che possono presentare sintomatologia simile.
Raccomandazioni su abitudini e stili di vita:
Queste sono fondamentali, e RAPPRESENTANO L'INTERVENTO DI PRIMA LINEA e il miglior approccio clinico non farmacologico, sono sinergiche all'eventuale terapia farmacologica prescritta dal medico per ridurre la frequenza e l'intensità dei sintomi associati a questa condizione.
Le indicazioni nutrizionali tradizionali del NICE (National Institute for Health and Care Excellence) per pazienti con IBS sono:
evitare abbuffate o saltare completamente i pasti;
bere almeno 2 litri di acqua al giorni;
limitare il consumo di alcolici e bevande frizzanti;
ridurre l'introito di grassi, fibre insolubili, caffeina e consumare con moderazione cibi che causano la produzione di gas come la frutta fresca;
Tutti i pazienti IBS dovrebbero svolgere esercizio fisico con regolarità;
Consigliata l'assunzione di fibre solubili come l'ispaghula a basso dosaggio 3-4g/giorno;
Consigliata dieta low-fodmaps come trattamento di seconda linea;
Consigliata l'assunzione di probiotici fino a 12 settimane
Dieta low-FODMAPS
La dieta Low-FODMAPS è sicuramente uno dei migliori interventi dietetici possibili, è una dieta di eliminazione per quanto riguarda gli alimenti che contengono i cosidetti FODMAPS (Fermentable Oligosaccharides Disaccharides Monosaccharides And Polyols, ovvero oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli fermentabili) contenuti in molti cibi e pertanto richiede una fase iniziale di selezione piuttosto rigida su cosa mangiare e cosa no. Il razionale si basa sul fatto che i FODMAP rimangono nell'intestino, vengono fermentati dai batteri che costituiscono il nostro microbiota producendo gas e richiamando acqua, tutto questo è associato negli individui predisposti all'insorgenza della sintomatologia. L'intervento dietetico è strutturato in 3 fasi:
FASE 1: è una fase "d'attacco" che consiste in un'eliminazione dalla dieta di questa categoria di alimenti, durata 4-6 settimane;
FASE 2: reinserimento graduale delle varie categorie di cibi esclusi monitorando il decorso della sindrome e se e come si presentano nuovamente i sintomi ed a quali alimenti sono più o meno associati, durata 4-8 settimane
FASE 3: ritorno ad una dieta normale ma personalizzata in base alle indicazioni ottenute in fase 2 su quali alimenti sono soggettivamente correlati ai sintomi di IBS (escludendoli dalla dieta) ALIMENTI DA EVITARE
Elevato contenuto di Fruttani: grano e derivati come pasta, pane e cous cous; cipolle, aglio, orzo, cavoletti di Bruxelles, cavoli, broccoli, pistacchi, carciofi, legumi come fagioli e lenticchie;
Elevato contenuto di Galattani: Latte di soia, proteine isolate di soia, miso, hamburger vegetariani, fagioli e piselli secchi, lenticchie, burro/fagioli di lima, humus, grandi quantità (più di 1 tazza al giorno) di caffè;
Elevato contenuto di lattosio: Latte e derivati, formaggi freschi, ricotta, burro, panna, gelato;
Elevato contenuto di polioli: Dolcificanti artificiali (xilitolo, sorbitolo ecc.), mele, prugne, ciliegie, pere, cavolfiori, mais, funghi
ALIMENTI A BASSO CONTENUTO DI FODMAPS
Frutti come arance, mirtilli rossi non zuccherati, fragole, melone, limone, lime
Verdure e legumi come piselli, sedano, carote, pomodori datterini, spinaci, lattuga, peperoni verdi, fagiolini, germogli di soia, rapa, cime di rapa, cetrioli;
formaggi stagionati come il parmigiano, latte e latticini senza lattosio (preferibilmente con pochi zuccheri)
Tutte le carni semplici non lavorate, uova, burro di arachidi, noci e mandorle con moderazione
Cereali come il riso (tutte le varietà), pane senza glutine e segale, avena, mais, derivati di grano saraceno o quinoa, tortilla di mais, popcorn, patate
Riferimenti
"Recent advances in the treatment of irritable bowel syndrome" (S. Bonetto e altri autori, 2021);
"British Society of Gastroenterology guidelines on the management of irritable bowel syndrome" (D.H.Vasant e altri autori, 2021)
"Low FODMAP Diet: Evidence, Doubts, and Hopes" (M. Bellini e altri autori, 2020)
"Dietary fructose intolerance, fructan intolerance and FODMAPs" (A.Fedewa e altri autori, 2014)
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